Come resistere ai dolci?

Dopo un evento particolarmente stressante o una giornata impegnativa è molto frequente cedere alla tentazione di mangiare qualcosa come cioccolate, biscotti, alimenti che normalmente non dovrebbero rientrare nella quotidianità.

Questa piccola concessione può però diventare una routine fino a diventare un momento essenziale delle giornate, restringendo anche le porzioni di cibo consumate a pranzo e cena per lasciar spazio alle varie leccornie zuccherine.

I cibi maggiormente ricercati e che prendono anche il nome di confort food hanno alcune caratteristiche in comune:

  • alto contenuto di zucchero;
  • si tratta in genere di cibi industriali e sottoposti a diversi tipi di lavorazione;
  • sono molto salati.

Secondo un recente studio, non solo questi cibi vengono preferiti poiché molto spesso sono legati a delle esperienze positive vissute durante l’infanzia ma sarebbero anche in grado di attivare particolari zone del cervello proprio per i meccanismi di ricompensa legati alla dopamina, neurotrasmettitore di cui abbiamo già parlato.

Il consumo frequente di questi cibi inoltre suggerisce delle modificazioni nel metabolismo dei carboidrati e dei grassi come è semplice intuire.

Ancora più preoccupante è però l’alterazione dei meccanismi attraverso i quali agisce l’insulina, dotata notoriamente di attività ipoglicemizzante, le cellule sembrerebbero essere meno sensibili alla sua azione.

Tutto questo poi si correla con un aumento di alcuni ormoni (grelina ad esempio) che stimolano l’appetito, è l’effetto sarà una ricerca continua di cibo.

Spezzare sin da subito questo circolo vizioso è possibile attraverso alcuni accorgimenti:

-utlizzare alimenti dotati di carboidrati complessi come cereali integrali e farine non raffinate, e legumi;

-iniziare ogni pasto consumando una porzione di verdura;

-abbinare una fonte proteica ai carboidrati.