Colesterolo e dintorni

Quante volte ci siamo preoccupati dei valori del colesterolo sopra i valori di riferimento? Oltre a tenere sotto controllo il colesterolo totale, si valutano i valori del colesterolo buono e quello cattivo, credendo erroneamente che siano due diversi tipi di grassi e anche dei trigliceridi.

Per comprendere il funzionamento del corpo, e di quello che è il metabolismo dei lipidi dobbiamo comprendere che l’organo che controlla l’omeostasi dei grassi è il fegato

Le cellule del fegato prendono il nome di epatociti, i quali svolgono diverse funzioni, fra cui il metabolismo dei trigliceridi, che in chimica sono esteri del glicerolo in cui le tre funzionalità dei gruppi ossidrili sono esterificate con catene di acidi grassi.

Probabilmente quanto appena detto vi sembrerà chiaro come l’arabo però immaginate una molecola di glicerolo con i 3 gruppi -OH in cui vengono attaccate delle catene molto lunghe (gli acidi grassi) per formare i trigliceridi, presenti in basso.

Oltre agli epatociti ci sono anche le cellule del Kupffer, le cellule stellate e i colangiociti, deputati a funzioni immunitarie e di regolazione di secrezione della bile, la quale ha la funzione a livello intestinale, di emulsionare i grassi.

In seguito a un pasto ricco di grassi, questi una volta giunti a livello intestinale vengono inseriti nei chilomicroni che raggiungono il plasma. Molti dei chilomicroni, che possiamo immaginarli come dei palloncini grassi, vengono utilizzati dai muscoli o dal tessuto adiposo grazie all’attività di un enzima chiamato lipoprotein- lipasi. Questo enzima è in grado di “far sgonfiare” in parte i chilomicroni.

Cosa succede quando mangiamo troppi carboidrati?

Se abbiamo mangiato troppi zuccheri, oltre ad aver determinato un aumento dell’ormone insulina, a livello del fegato gli zuccheri vengono trasformati in lipidi, attraverso un processo noto come lipogenesi.

Quello che succede nel fegato, con troppi carboidrati può essere paragonato a un interruttore che si accende (chiamato ChREBP) e attiva dei geni responsabili per la biosintesi degli acidi grassi, fra cui in particolare di un enzima chiamato piruvato chinasi che determina un aumento della disponibilità di acidi grassi e la sintesi di grassi che vanno ad aumentare la nostra massa grassa.

E i trigliceridi?

Essi vengono depositati come riserva energetica e in condizioni normali, il fegato mantiene una certa quota di trigliceridi ma indirizza una buona parte di trigliceridi sotto forma di particelle VLDL (very low density lipoprotein) e che servono ai muscoli o alla massa grassa a seconda dello status nutrizionale.

Quello che succede quando introduciamo troppi zuccheri è, ancora una volta un aumento di questi valori nel sangue, con proporzionale aumento del rischio che si verifichino eventi cardiovascolari (arteriosclerosi, infarto, ictus).

Quali valori?

  • trigliceridi inferiori a 150 mg/dl sono considerati normali;
  • trigliceridi compresi tra 150 e 200 mg/dl sono considerati al limite;
  • tra 200 e 400 mg/dl sono considerati alti;
  • valori superiori a 400 mg/dl sono considerati altissimi e si consiglia di intervenire tempestivamente!

Concludo dicendo che è bene valutare il rischio cardiovascolare, non solo con i valori dei trigliceridi ma anche del colesterolo HDL, LDL.